QUESTIONE DI SGUARDI...
- AC LECCE
- Mar 14, 2021
- 3 min read
Updated: Apr 12, 2021
Il gioco del “faro”

Ero catturato da tutti i tipi di auto, dai segnali stradali, da tutto ciò che era legato al mondo dell’auto. Avevo imparato a riconoscerle con uno sguardo: c’erano il faro tondo, come, ad esempio, per l’Alfa Giulia e per la Fiat ‘500, e quello rettangolare, e magari si trattava di una Fiat 126, se la luce era gialla la macchina era francese perché lo imponeva il codice della strada, anche se non faceva poi tutta questa grande luce, ma i francesi erano convinti del contrario. La potenza dei fari era proporzionale a quella delle macchine, le luci erano più forti per le auto più grandi ed importanti. Indovinavo il tipo di auto dal faro a 6 anni e mi ci diverto ancora oggi.

La sfida a sorpresa
E l’auto alle spalle… di quale modello si tratta? (Irresistibile la tentazione di metterlo alla prova, durante l’intervista con alle spalle l’immagine icona di ACI Storico. Luca Massafra non ha esitato, si è voltato e in tre secondi ha individuato il modello) “Beh, è’ una Lancia Aurelia B 24 America” (chapeaux).
I modellini e la Porsche 911
Le mie letterine per Babbo Natale erano tutte uguali: “…portami solo modellini!” scrivevo. I miei giocattoli erano i modellini, di tutti i tipi, ne ho una collezione di otre 250 esemplari gelosamente custoditi, e chi mi conosce sa di non sbagliare mai a regalarmene uno anche oggi.

Da piccolo disegnavo sempre auto. La mia preferita? Sono sempre stato appassionato di Porsche fin dai tempi in cui mio padre, che aveva una Volskwagen Passat, ogni volta che andava in officina, presso la concessionaria SWEAG di De Iaco, per fare il tagliando, io andavo nel salone per guardare le Porsche esposte. C'era una Porsche '911 verde vipera, un colore da cartone animato e dalla linea unica. Io, incantato. un'altra auto che è rimasta nei miei ricordi più belli era la Saab 900, quando avevo 8 anni ce n'era una marrone scuro parcheggiata sotto Palazzo Tamborrino, di proprietà del notaio Miglietta ed ogni volta che passavo davanti rimanevo folgorato.

Molto spesso immaginavo le auto dei miei sogni, sempre attratto dalle auto eleganti e d'epoca. Non a caso la mia prima auto è stata una Fiat 500 del 1972 di colore rosso. A 20 anni andavo davanti alla farmacia di Pierino De Marco per vedere le sue belle macchine, tra cui una Lancia Fulvia HF 2700 ed una Renault 5 Turbo rossa che allestì per le corse. Ed a proposito di sogni, la Porsche ‘911 poi l’ho acquistata.
"Ed a proposito di sogni, la Porsche ‘911 poi l’ho acquistata"

L’Aston Martin di 007

Le auto del cinema? Beh, sicuramente la più elegante di tutte era l’Aston Martin DB5 di 007, ma la Land Rover era fantastica. Seguivo con piacere le avventure di Starky & Hutch con la Ford gran Torino e mi divertivo con Azzard e la mitica Dodge Charger. Tutto ciò che è auto mi ha sempre affascinato, è come una piccola malattia, ereditata sicuramente da mio padre, Pino Massafra, che fu un pioniere dello sport, protagonista del 1° Rally del Salento, a fianco di Alfredo Marazia a bordo di una Fiat ’55 Abarth Zagato, ed oggi 91enne sempre innamorato delle auto.
Il Club
Quando ero ragazzino si usava attaccare adesivi e figurine alle finestre, mio padre è sempre stato un Socio ACI, allora quando ci si associava veniva consegnato l’adesivo, ed io ogni anno lo aggiungevo alla collezione e lo incollavo orgogliosamente insieme agli stickers degli U2, dei Pink Floyd. Per me il marchio ACI è il simbolo dell’Ente degli

automobilisti per antonomasia, ha una storia prestigiosa dietro le spalle, e sono orgoglioso di appartenere oggi al grande Club ACI Storico, per la promozione e la tutela del patrimonio delle auto d’epoca. L’attività del nostro Club è iniziata come un gruppo di amici accomunati dalla stessa passione, poi è diventata una chat, e abbiamo creato il momento ”Acaya Caffè”, ritrovandoci ogni sabato pomeriggio davanti al Castello di Acaya invitando altri cultori ad unirsi a noi. I tempi erano maturi per costituire un Club, di cui io sono presidente e Pierino De Marco vice presidente, con l’obiettivo di mettere la nostra esperienza a disposizione del territorio e realizzare iniziative di interesse e coinvolgimento.

Luca Massafra, presidente del Club auto-moto storiche "Salento Classic", racconta l’amore per i motori tramandato dal padre, fin da quando era bambino.
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